martedì 14 luglio 2009

BANFI TORNA ORONZO CANA' SU SOCCER TIME

Questa sera "Soccer Time", la fortunata trasmissione calcistica di Sat 8 condotta da Gianluca Meola, oltre ad occuparsi di calcio con un'intervista esclusiva al tecnico del Torino Walter Novellino, aprirà una finestra anche sul cinema con uno zoom su uno dei sequel più attesi di questa stagione, "L'allenatore nel pallone 2". Ventitrè anni dopo "L'allenatore nel pallone", la fortunata commedia di Sergio Martino diventata col tempo oggetto di un vero e proprio culto non solo per i tifosi di calcio, Lino Banfi ha indossato di nuovo i panni di Oronzo Canà, il popolarissimo, irresistibile, irascibile e scalcinato "trainer" che una volta chiamato a guidare l'immaginaria squadra della Longobarda neopromossa in serie A riusciva a salvare la squadra malgrado le trame truffaldine dei propri dirigenti, contro ogni pronostico, grazie ai suoi metodi ineffabili (ad esempio un improbabile modulo 5-5-5..) ed all'ingaggio di un fuoriclasse sudamericano.Canà viene richiamato dal suo "buen retiro" nella campagna pugliese dove si era rifugiato alla fine della sua carriera e viene invitato a guidare nuovamente la Longobarda tornata in serie A e proprietà di nuovi ricchi senza scrupoli che in segreto intendono nuovamente affossarla. L'allenatore intuirà però presto i reali e pessimi propositi dei dirigenti e si batterà alla sua maniera per riaffermare i principi del calcio pulito e della lealtà sportiva. Già prima dell'inizio delle riprese fissate a fine agosto, avevamo realizzato in estate alcune sequenze nel ritiro del Milan, a Milanello, con Ancellotti, Inzaghi e Seedorf, e in quello della Roma, a Trigoria, dove abbiamo girato con Totti, Taddei, De Rossi, Spalletti ed altri una scena che nella finzione apparirà ambientata nel tunnel dello stadio Olimpico dove alla fine della partita Roma --Longobarda, persa come al solito in malo modo dalla sua squadra, Canà viene amabilmente preso in giro dagli avversari. Tra i vari campioni oltre a Gigi Buffon e Luca Toni si sono prestati volentieri ad interpretare se stessi ad esempio Francesco Totti e Alex Del Piero, che hanno girato anche una scena di un immaginario processo sognato dal protagonista: mi è capitato spesso di inventare sul momento diverse battute e situazioni estemporanee anche mentre eravamo sul set e tutti i nostri "complici" ridevano così tanto che abbiamo dovuto interrompere più volte le riprese. Credo di avere potuto costruirmi col tempo un bel "castello" di credibilità e quel personaggio in particolare, al di là del divertimento che provoca, credo che venga ricordato per la sua umanità, la sua generosità e la sua bontà e forse se l'avesse interpretato un altro attore non sarebbe stata la stessa cosa.
Alex Del Piero una volta mi ha detto che il film "L'allenatore nel pallone" a suo parere non è un semplice cult movie, ma un simbolo, e che lui e i suoi compagni di squadra lo usano spesso nei ritiri come un antidepressivo per guadagnare il buon umore".
L'appuntamento alle 21:30 sulle frequenze di Sat 8, presto i video sul canale YouTube e nella pagina di riferimento della trasmissione

Il grande cinema di Mediaset Premium in tv con DDB

On air dall'8 maggio lo spot tv realizzato dal Gruppo DDB Italia. Il film è parte di una più ampia e articolata campagna di comunicazione integrata realizzata per promuovere la messa in onda, sempre l'8 maggio, dei due nuovi canali di cinema del pacchetto Mediaset Premium: Studio Universal e Premium Cinema.
'Mediaset Premium la Tv di qualità che rende semplice l'accesso alle tue passioni' il concept creativo attorno al quale si sviluppano i messaggi delle campagne che vogliono celebrare lessenza del brand, puntando i riflettori sul feeling e il coinvolgimento che i suoi contenuti suscitano nel consumatore.

LA NOTTE DELLA TARANTA E DINTORNI di Piero Cannizzaro 9' x264 001

Estratto dal film
LA NOTTE DELLA TARANTA E DINTORNI di Piero Cannizzaro
Il film-documentario LA NOTTE DELLA TARANTA E DINTORNI girato nelledizione 2001 della manifestazione salentina La notte della Taranta che si svolge a Melpignano ( SALENTO - Lecce) nel mese di agosto è diventato oramai film di culto nellambito dei film musicali. Presentato alla rassegna milanese SUONI E VISIONI 2002 (dove tra laltro hanno suonato B.Eno, John Surman, Jack DeJohnette, Officina Zoè e Baba Sissoko), al VENICE INTERNATIONAL FESTIVAL (2002), al FESTIVAL DEL MEDITERRANEO DI SIRACUSA (ed 2003), alla PALMA di Roma (2002), in una affollata serata nello splendido palazzo dei Celestini di Lecce, oltre che prima di ogni concerto nelledizione della NOTTE DELLA TARANTA di Melpignano (2002), al FESTIVAL DI BELLARIA (ed. 2003), al FOREIGNER FILM FESTIVAL di ISCHIA (2003), a Milano a cura della Cineteca nella rassegna IL CINEMA ITALIANO DEL 2003 VISTO DA MILANO, a Roma al festival INTERMUNDIA Festa dellintercultura (2004). Nel 2005 partecipa a Milano al Museo del Cinema alla rassegna SCUSI VUOL BALLARE CON ME?a cura della Cineteca. Nel 2005 partecipa al 19ma. ed. del Festival di Radicandoli (Si) e alla prima ed. della Rassegna Nel Sud del Cinema Italiano di Sapri.
E stato programmato da RAI SAT SHOW - RAI INTERNATIONAL
LA7 25ma. Ora.
LA NOTTE DELLA TARANTA è una rassegna che si svolge nel mese di agosto nella Grecia Salentina, nel corso della quale i gruppi storici della musica popolare Salentina confrontano il proprio stile e il proprio repertorio con esponenti di alcune fra le maggiori tradizioni italiane e del Mediterraneo. Il concerto finale delledizione 2001, alla presenza di oltre 30.000 persone ha visto sul palco una ventina fra i migliori musicisti di pizzica-pizzica di tutto il Salento e lorchestra Sinfonica di Lecce, in una ardita fusione elaborata dal compositore Piero Milesi (già arrangiatore di Fabrizio De Andrè).
Ma per tutto il mese nei vari paesi della Grecia Salentina si assiste al proliferare di concerti di altissimo livello in un confronto continuo di stili e generi musicali, con un pubblico migrante e numeroso che partecipa seguendo con balli e danze, con una partecipazione tale che ci riporta inevitabilmente al mistero del morso della tarantola e della musica che ne è lantidoto.
Il film ripropone le atmosfere, i suoni, le danze e il clima un po Dionisiaco di una terra dove la tradizione e linnovazione musicale si fondono e trovano nuovi orizzonti. Costruito come un collage musicale di vari concerti, intervallati da momenti delle prove del concerto finale, che nelledizione del 2001 vedeva oltre alla presenza dei più noti musicisti locali anche quella dellorchestra sinfonica di Lecce e di Piero Milesi (già arrangiatore di Fabrizio De Andrè) in qualità di direttore e arrangiatore del concerto finale che chiude il documentario.
Nel documentario sono ripresi alcune dei più significativi concerti svoltisi durante tutto il mese di agosto nellarea del Salento (Occitanica Salentina, Zoè e Omino Stanco, Ghetonia, F.lli De Santis, Cesare DellAnna, Uccio Aloisi, Canzoniere Grecanico Salentino). Unico non musicista presente nel documentario è il poeta Leccese Maurizio Nocera, profondo conoscitore delle tradizioni e della vita socio-culturale del Salento.
Il documentario non vuole essere e, non poteva essere, un elenco dei gruppi musicali che operano nel Salento ( e questo non significa che i gruppi esclusi siano meno importanti di quelli presenti nel film).Ogni scelta è stata determinata semplicemente dalle preferenze del regista Piero Cannizzaro per dare uno spaccato, testimoniare come la musica in questo particolare angolo dItalia possa essere presa come chiave di lettura della realtà: sfaccettata e poliedrica con una grande voglia di aperture verso lesterno.

Una Notte al Museo 2: La Fuga - Il Trailer Ufficiale

Data uscita del film: 22/05/2009
Ben Stiller torna a indossare i panni del custode notturno Larry e trasloca, armi, bagagli e statue di cera comprese, allo Smithsonian Institute, il museo più grande del mondo, con una collezione di oltre 136 milioni di pezzi. Decine e decine di nuovi personaggi tornano in vita per portare ancora una volta sul grande schermo un'ondata di confusione, divertimento e fantastiche avventure. La storia sono loro e la fanno tutta in una notte.

Genere:
Commedia

Regia:
Shawn Levy

Cast:
Ben Stiller, Amy Adams, Owen Wilson, Bill Hader, Hank Azaria

giovedì 9 luglio 2009

Harry Potter e il Principe Mezzosangue - Scene

Il film, in uscita in tutto il mondo il 15 luglio 2009, sarà presentato in anteprima alla 39^ edizione del festival di Giffoni il 12 luglio. Il capitolo più dark della saga di Harry Potter segna grossi cambiamenti nella vita del piccolo mago e dei suoi amici. Rufus Scrimgeour, "la persona giusta che ci vuole in questi tempi difficili", prende il posto di Cornelius Caramell a capo del Ministero della Magia e Harry Potter si ritrova in eredità la casa del padrino Sirius Black. Nel frattempo il maghetto dovrà anche convincere Horace Lumacorno a tornare a Hogwarts e prendere il posto di Severus Piton come insegnante di Pozioni e insieme ai suoi amici scoprirà che il suo acerrimo nemico Draco Malfoy sta tramando qualcosa di losco con Sinister, il proprietario del negozio in cui si vendono e comprano oggetti di magia oscura. Harry scopre inoltre di essere innamorato di Ginny Weasley, la sorella minore di Ron, e non sopporta di vederla in compagnia del fidanzato Dean Thomas. Anche Ron è infastidito della loro unione, ma sarà il suo rapporto con Lavanda Brown, che renderà Hermione gelosa a creare tensione tra i tre amici e il loro rapporto verrà di nuovo messo alla prova. Ma in questo film seguiamo la preparazione di Harry, per mano di Silente, in quella che sarà la battaglia finale contro Voldemort, si conoscerà il passato del Signore Oscuro e si scoprirà come è diventato immortale.
Torna dietro alla macchina da presa il regista David Yates, che ha già girato il quinto capitolo della saga, Harry Potter e l'Ordine della Fenice. "Ho accettato perché amo il mondo di Harry Potter e tutti i personaggi coinvolti nella storia" ha dichiarato Yates. Nonostante ogni capitolo letterario e cinematografico abbia un inizio e una fine - che coincide con la durata dell'anno scolastico - c'è una particolare continuità tra L'Ordine della Fenice e Il principe mezzosangue. Se le cose si erano fatte più difficili per Harry nel quinto film, il sesto capitolo sarà decisamente scuro. "La quinta storia si evolve nella sesta in un modo davvero interessante" ha rivelato il regista. "Si tratta di un viaggio che ho intrapreso che mi affascina enormemente".

Fonte http://www.mymovies.it/film/2009/harrypotter6/

Trailer Una notte con Beth Cooper

Denis Cooverman, uno studente di grande intelligenza ma inadeguata capacità di socializzazione, è innamorato da sempre di Beth Cooper, capitano delle cheerleader, bella, bionda e sempre troppo fidanzata. Dalle medie Denis siede pavido dietro al suo banco e alla fine del liceo, proprio il giorno della consegna dei diplomi, ha deciso di rivelarle il suo amore. La sua dichiarazione pubblica e il suo invito ai compagni diplomati a fare outing gli aliena metà della scuola ma accende la curiosità di Beth che deciderà di partecipare al suo party. Davanti a una bottiglia di champagne e a montagne di patatine avrà inizio la lunga notte di Denis e Beth, che l'alba scoprirà innamorati e maturi.
Per comprendere tendenze e motivi ricorrenti al cinema è sempre bene attendere qualche anno, voltarsi indietro e storicizzare. Per quanto riguarda l'inizio dell'estate è possibile però azzardare un principio unificante nelle preferenze degli Studios che, con Miss Marzo e Una notte con Beth Cooper, proiettano lo spettatore all'interno della scuola, dove i protagonisti adolescenti devono fare i conti da un lato con le figure che preludono alla loro corretta formazione (genitori e professori) e dall'altro con tutte le pulsioni e le curiosità giovanili (alcool, sesso, droga, feste). Questa volta e in questo tempo non ci troviamo davanti a studenti irriducibili come il Belushi di Animal House. Gli studenti anarchici e feroci impegnati in imprese devastanti e genuinamente demenziali sono stati rimpiazzati da nerd con lo sguardo vitreo, brutti, apatici e mal vestiti, che cercano la loro strada in un liceo della periferia americana. Nonostante le premesse siano poco rassicuranti, il nerd di turno si schiuderà al mondo e all'amore, vincendo il suo isolamento e ritagliandosi un posto in quella società dalla quale era sempre stato escluso.
L'eroe anticonformista e meravigliosamente perdente questa volta è firmato da Chris Columbus, regista ben inserito nelle logiche hollywoodiane, veterano di film con bambini e autore dei due block-buster Mamma, ho perso l'aereo e dei primi due fedelissimi episodi della saga Harry Potter. Come fu per i maghi e i babbani della pietra filosofale e della camera dei segreti, i personaggi di Columbus mancano di vita e sono solo dei riflessi della biografia ideale pensata per ognuno di loro dalla Rowling e da Larry Doyle (autore del libro "I love you Beth Cooper"). Ancora una volta l'accusa che si può muovere al teen movie del regista americano è l'eccesso di tecnica (e di convenzioni cinematografiche) e la scarsità di magia. Senza scatenare drammi e con toni da commedia introspettiva, Columbus indaga allora i giochi di relazione tra adolescenti, avviandoli sulla strada dell'happy ending.

Fonte http://www.mymovies.it/film/2009/unanotteconbethcooper/

Adventureland Official Trailer

Una commedia ambientata nel 1987 e centrata su un graduato del college che va a lavorare nello storico lunapark cittadino, solo per scoprire che è il percorso perfetto pe prepararlo al vero mondo


Fonte http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=57759

St Trinians Trailer

Carnaby Fritton, un ambiguo collezionista di opere d'arte, iscrive a forza la riluttante figlia Annabelle al St.Trinian's . La ragazza, che prima studiava nell'esclusivo Cheltenham Ladies College (dove era però vittima del bullismo della figlia del Ministro dell'Istruzione Geoffrey Thwaites) si ritrova ora in Istituto in cui la trasgressione è norma e si passa dalle allieve più dark a quelle più in stile pin up. Papà l'ha condotta lì perché preside è la sorella Camilla dalla quale vuole ottenere una retta a prezzo basso. Ma proprio il Ministro (ex amante di Camilla) si è impegnato in una campagna moralizzatrice che vuole far chiudere l'istituto. Le ragazze si coalizzeranno per far sì che ciò non accada. La strategia sarà tanto creativa quanto complessa.
Alle origini di Sr.Trinian's c'è una serie di film iniziata nel 1954 grazie al lavoro di Frank Launder e di Sidney Gilliat. All'epoca vi erano coinvolti i nomi più brillanti dello spettacolo british, da Alistair Sim a Sid James fino a George Cole e Joyce Grenfell. Già allora il ruolo della preside era affidato a un uomo e oggi si può vedere come Rupert Everett si diverta tantissimo come perfido e dandy padre di Annabelle e, al contempo, nelle vesti demodé della sorella la quale, non a caso, si chiama Camilla. Un sequel, visti i buoni esiti al botteghino, è già in preparazione e indubbiamente chi apprezza l'intreccio tra l'humour inglese, la scuola di Hogwarts in formato delirante e l'azione alla 007 affidata a fanciulle in fiore non potrà che divertirsi in un film in cui al ‘borghese' Colin Firth viene affidato un ruolo di moralista che però ancora ama la ‘virile' Camilla. A proposito di lui e di Rupert Everett poi, chi avrà la pazienza di attendere la parte finale dei titoli di coda potrà assistere a una divertente performance canora. E' vero che, nell'era moderna, a partire dai Blues Brothers non sono mancate, sul grande schermo, le imprese di allievi o ex allievi impegnati a salvare una scuola dalla chiusura ma bisogna riconoscere che, in questo caso, non manca una buona dose di irridente originalità.

fonte http://www.mymovies.it/film/2007/sttrinians/

Un'estate ai Caraibi: Il Trailer Originale

Roby è un bancario napoletano a cui viene diagnosticato per errore un tumore in fase terminale, Angelo è l'autista zelante di un volgare palazzinaro romano, Max è lo speaker radiofonico e becco di una radio locale, tradito dalla fidanzata e dal migliore amico, Vincenzo è un dentista napoletano con moglie e amante insoddisfatte, Alberto è un romano spiantato e trapiantato suo malgrado ad Antigua, dove imbroglia turisti, scommette alla lotteria e alleva un piccolo orfano. Tra promesse tradite, mogli lasciate a casa, amanti "comprate", morti simulate e salvataggi milionari, l'allegra brigata si sposterà sull'isola di Antigua, dove si incrocerà senza toccarsi mai.
Un'estate ai Caraibi è un piccolo film che si inserisce nel filone della commediaccia scollacciata all'italiana e gli attori sono navigati interpreti del genere, da Biagio Izzo a Paolo Conticini, da Enrico Brignano a Maurizio Mattioli, da Alena Seredova alla playgirl di turno. Il discorso si direbbe, si potrebbe e si vorrebbe (tanto) chiudere qui, se non fosse che è cosa buona e giusta chiarire un malinteso.
I fratelli Vanzina, accreditati una volta di troppo come eredi (Risi) e discendenti (Steno) dei padri nobili della commedia all'italiana, insistono ad equivocare sulla loro genealogia e a ribadire il loro cinema scombinato, che fonda tutta la sua efficacia su un ritratto semplicistico e di maniera di un Italia già piccola piccola.
Il regionalismo vernacolare della comicità (ci sono un napoletano, un toscano e un romano…), le sirene afone e emancipate da ogni ragione di turbamento, il turpiloquio vigilato, i temi sentimental-sessuali sono gli elementi di Un'estate ai Caraibi, che lungi dal suggerire una critica, promuovono (volgari) stili di vita.
Il nuovo nato della Vanzina's factory, il secondo di un'annunciata nuova serie estiva equivalente del cinepanettone natalizio, rispolvera la formula ad episodi, parcellizzando il film in storie di limitatissimo respiro e incapaci di farsi sguardi e giudizi morali. Si ride poco, il gusto è dubbio, la stupidità vertiginosa, il discorso di costume (da bagno) pura velleità.

fonte http://www.mymovies.it/film/2009/unestateaicaraibi/

Una notte da leoni - il secondo trailer ufficiale

Due giorni separano Doug dal suo matrimonio, due giorni da consumare a Las Vegas con gli amici di sempre Phil e Stu e col cognato prossimo Alan. Phil è un professore svagato con moglie e prole, Stu un dentista sottomesso alle angherie della fidanzata, Alan un ragazzaccio grassoccio e mai cresciuto. A bordo di una Mercedes da collezione partono alla volta della città per festeggiare a dovere l'addio al celibato di Doug. Drogati per errore, si sveglieranno l'indomani in tre dentro una suite disfatta, con un dente in meno, una tigre in bagno, una gallina in camera e senza il futuro sposo. Allarmati dal loro stato confusionale e dall'assenza di Doug decidono di ricostruire la notte trascorsa, scoprendo un poco alla volta di aver detto e fatto cose inenarrabili. A Los Angeles, intanto, la sposa aspetta irrequieta lo sposo.
Governata da una logica mercantile e infantile, Las Vegas ha il suo punto di equilibrio nell'eccesso ed è l'unica città in grado di promettere un'esagerazione infinita. Irresistibilmente esagerata è pure la commedia di Todd Phillips, che ha scelto la città del nulla al neon in lotta col deserto del Nevada come teatro alla sua delirante avventura amicale. Il regista restituisce allo spettatore, in forma di risata, ciò che gli ha sottratto nella percezione dell'intreccio. La perfezione dei tempi comici sublima lo scacco intellettuale causato da una trama avvolta su se stessa, concentrando il piacere di seguire una storia attraverso una concatenazione di avvenimenti logicamente pedinabili e ricostruibili. Di fatto i protagonisti di Una notte da leoni, ebbri di gioco, alcol e (loro malgrado) stupefacenti, dovranno ripristinare il contatto con la realtà e ricostruire il tempo perduto per ritrovare lo sposo smarrito. Gli sceneggiatori Jon Lucas e Scott Moore costruiscono allora una tramatura di eventi intricata e complessa, infilando personaggi mai visti prima, senza prendersi la cura di introdurli e catapultando lo spettatore dentro un'avventura che è già cominciata prima dell'inizio del film. La sensazione è di essere arrivati nel bel mezzo di un racconto già avviato, nella ricomposizione della notte brava risiede allora l'interesse e l'attrattiva del film, che fa continuamente riferimento ad avvenimenti dei quali non si sa nulla ma che non mancheranno di essere chiariti. A risolvere mistero e “crisi” sono tre attori straordinari, Bradley Cooper, Ed Helms e Zach Galifianakis, che disquisiscono di amicizia senza tirare in ballo scelte esistenziali o travagli interiori. Non si tratta però, attenzione, di irriducibili votati all'autodistruzione. Pur alle prese con pulsioni, ribellioni, eccessi e complicità regressive verso il basso (una cosa da compagni di scuola o banda di monelli), i testimoni dello sposo possono solo scoprirsi bravi ragazzi, tornare a casa con occhi pesti e nasi rotti e finire vestiti al matrimonio del loro migliore amico con l'abito elegante dell'autocontrollo. Al deragliamento segue il (ri)assestamento borghese, al trasgredire il recupero della ragionevolezza. Sull'happy ending scorrono, insieme ai titoli di coda, le fotografie di una notte davvero stupefacente, che ci congeda in un clima di rinuncia, promettendoci però la verità intorno ai nostri tranquilli good boy

Fonte http://www.mymovies.it/film/2009/unanottedaleoni/

Transformers La Vendetta del Caduto Trailer 3 HD

I Decepticon non sono stati totalmente sconfitti, gli Autobot collaborano con il governo ma non hanno la più completa fiducia, Sam deve andare al college per avere una vita normale ma gli eventi non glielo consentiranno. Tutto convergerà intorno al ritrovamento di un frammento cruciale alla distruzione o al salvataggio della Terra da parte degli ultimi esponenti (ancora in vita) del pianeta di provenienza dei robottoni giganti.
Tanto il primo film era sembrato incredibilmente azzeccato per come riusciva a moderare tutte le componenti solitamente esagerate del cinema di Michael Bay (azione forsennata, comicità, trama e valori maschili) quanto ora tutto quanto è mescolato senza guardare al dosaggio. Per semplificare si potrebbe dire che Transformers: La vendetta del caduto è un film di due ore e mezza nel quale per almeno due ore non si vede altro se non grossi robot digitali che spaccano tutto (compresi se stessi) mentre di sfondo alcuni piccoli umani fuggono e si dicono parole ininfluenti (mai personaggio fu tanto inutile in una trama quanto quello di Megan Fox).
In realtà ciò che sembra essere accaduto è che la produzione si sia accorta che il target che più ha gradito il primo film è stato quello infantile, per questo secondo allora ha abbassato l'asticella, ha inserito più scene spettacolari e personaggi-macchietta. Il risultato è allora un film, per come è orchestrato il racconto, non è troppo lontano dal cinema della Disney.
Scompare del tutto ogni velleità di riflessione sul rapporto tra l'uomo e la tecnologia e i Transformers qui diventano metafora dell'indicibile (o immostrabile) umano. I loro corpi metallici vengono malmenati, dilaniati, squartati e sanguinano (sic!) come corpi umani non potrebbero mai fare in un film adatto a tutte le età.
Il metallo spesso sembra rompersi e squarciarsi seguendo le regole della carne, questo però, lungi da essere un espediente interessante, si risolve solo in una crudezza di facciata che non salva lo spettatore dalla noia infinita di un destruction derby lungo e inutile nel quale le pochissime scene tra umani fanno rimpiangere il metallo che si dilania.

Fonte http://www.mymovies.it/film/2009/transformerslavendettadelcaduto/

La rivolta delle ex - Il primo spot in esclusiva

Connor Mead è un celebre fotografo di moda col vizio delle donne e della poligamia. Costretto suo malgrado a partecipare alle nozze del fratello minore, lo sciupafemmine incallito torna alla tenuta del defunto zio Wayne. Allergico all'istituzione del matrimonio e fermamente deciso a far saltare in aria matrimonio e torta nuziale, sarà al contrario costretto a rivedere il suo cinismo e il suo antisentimentalismo da tre fantasmi in gonnella. A bordo di un letto a due piazze viaggerà avanti e indietro nel tempo alla ricerca del suo cuore perduto. Tra fughe e viaggi metafisici, Connor rivedrà Jenny, ex amata, lasciata e mai dimenticata. Forse per il seduttore impenitente è tempo di amare.
La rivolta delle ex è un viaggio impossibile nel tempo, quello della seconda chance e dell'opportunità riparatrice, che impegna il protagonista a riformulare la propria vita e a compiere il desiderio inesaudito dell'amore. Esperto della commedia romantica metafisica (Se solo fosse vero), Mark Waters replica formula e atmosfera aprendo faglie temporali nel presente di Connor Mead. Percorrendo una via fantastica, il “sogno” del dragueur mai appagato lascerà residui palpabili e tracce nel suo cuore e risarcirà le lacrime versate dalle troppe amanti. La progressione del discorso amoroso tra il cinico Connor di Matthew McConaughey e l'ostinata Jenny di Jennifer Garner, è affidata al fantasma dello zio Wayne, amatore recidivo, morto in solitudine e deciso ad ammonire e redimere l'intraprendente nipote. Se i flashback ripercorrono il passato sentimentale del protagonista, mostrando il vivace campionario femminile desiderato, amato e abbandonato nel corso della sua esistenza, o meglio della sua vocazione, i flashforward gli anticipano un futuro tragico, risultato di un'esistenza spesa a deprezzare le donne. Alla base della sua “cattiva abitudine” c'è un trauma adolescenziale che lo ha reso un seduttore a caccia della quantità e mai della qualità. Una sola volta, al ballo della scuola, gli accadde di soffrire e fu un errore da non ripetere e addirittura esorcizzare. Quell'errore è la donna che Connor ha realmente amato e per cui ha troppa paura di rischiare una terza volta. La prima restò senza fiato, mentre uno spasimante più scaltro invitava Jenny al primo lento e al primo bacio, la seconda batté praticamente in ritirata prima che l'alba li sorprendesse abbracciati “a cucchiaio”. L'ironia della prima metà del film, che rianima le memorie screwball (guerra dei sessi, inseguimenti e situazioni imbarazzanti), si disperde sul traguardo, negando l'epilogo amaro e concedendo via di fuga e strategia di riscatto agli amanti, tormentati, lasciati e ritrovati sull'altalena della loro infanzia.

Fonte http://www.mymovies.it/film/2009/larivoltadelleex/

Trailer del film "Outlander L' ultimo vichingo" dal 3 luglio al cinema

Outlander - L'ultimo vichingo

Kainan è un alieno che giunge nella Norvegia del 708 DC in seguito all'avaria della sua astronave, Il suo compagno di viaggio muore nell'impatto e lui si ritrova nel mondo dei Vichinghi che lo ritengono un 'outlander'. Catturato dalla tribù del vecchio Rothgar, divenuto re da poco e insidiato dal nipote Wiglif. Rothgar ha una figlia ribelle, Freya, che viene subito attratta da Kainan. Il quale però ha una famiglia nel pianeta d'origine ed è perseguitato da Morwen, un mostro assetato di sangue.
La commistione dei generi è ormai da tempo uno degli elementi portanti di una parte rilevante del cinema mainstream. Anche questa volta viene tentato l'esperimento (nello specifico fantascienza/antichità) e i risultati si possono considerare soddisfacenti. Lo sono in modo particolare nella prima parte in cui si costruisce (rifacendosi anche al cinema classico che di macchine del tempo e di "americani alla corte di Re Artù" ne ha sperimentati tanti) lo scontro/incontro tra i nativi e l'alieno dalle sembianze umane.
In particolare ci permettiamo di segnalare la scena in cui Kainan cerca di spiegare a Freya, con termini comprensibili, i conflitti del mondo da cui proviene. Nella seconda parte in cui il mostro (nato dalla creatività di Patrick Tatopoulos che è il padre degli alieni di Independence Day) comincia ad imperversare, il rischio di debordare nello stile Alien vs Predator si fa presente. Però poco importa.
Ben vengano i film che, senza pretese ulteriori, ci offrono (debitamente e tecnologicamente aggiornate) delle storie in cui non è la verosimiglianza a dettare legge ma le regole sono altre. Sono quelle della fiaba a cui, ogni tanto, non fa male fare ritorno. Per il puro gusto di divertirsi fantasticando

Fonte http://www.mymovies.it/film/2008/outlander/

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